La donna era ferma alla guida della sua automobile, bloccata da un ingorgo al semaforo che, malgrado fosse verde, non lasciava passare nessun veicolo. Ascoltava un brano di musica classica alla radio, e lasciava vagare i suoi pensieri, senza troppo preoccuparsi del traffico. Non aveva fretta, non stava andando a nessun appuntamento importante, quindi poteva anche godersi il momento, la musica piacevole, il sole che entrando dal finestrino la scaldava piacevolmente.

Si guardò in giro senza troppa curiosità, osservando i passanti sul marciapiede, le vetrine dei negozi, quando un’immagine la colpì destandola da quello stato di apparente distacco dal mondo: un uomo, fermo immobile davanti alla vetrina di un negozio di abiti da sposa.

Era un’immagine un po’ incongruente. L’uomo, alto, brizzolato, elegante nel suo portamento, si appoggiava ad un bastone da passeggio che ne denotava l’età non più giovane. Quando si girò un po’ di tre quarti lo vide in viso, e gli diede una settantina d’anni. La donna si chiese cosa mai ne avesse colpito l’attenzione, in tutto quel biancore di tulle e pizzi, ricami e merletti, lui che era uomo e non più giovane. Ed iniziò a immaginare…

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L’abito da sposa